Con “Associazione senza Pensieri” le associazioni possono dimenticarsi di tutti i problemi e di tutte le scadenze burocratiche e fiscali, pensando solo a portare avanti con il massimo impegno la loro missione.
Tutti vogliamo una comunità sana, un luogo pacifico dove le persone vivano e lavorino insieme in armonia. Abbiamo tutti delle idee su come farlo accadere, ma la vera domanda a cui dobbiamo trovare risposta è: ”come fare?”.
Le Associazioni sono necessarie ed estremamente utili per creare e far progredire una comunità sana. Ogni giorno centinaia di associazioni si dannano l’anima per cercare di ottenere il massimo dai propri sforzi. Tra bandi di concorso (ai quali inevitabilmente non si riesce mai a partecipare tanti sono gli impegni da portare avanti), impegni burocratici (che spesso non si riesce a rispettare), convocazione di assemblee, adeguamenti statutari (il 31 ottobre scade il termine per adeguare gli statuti delle associazioni) la vita delle associazioni è però molto complicata.
Una complessità che, purtroppo, ha portato (e a sentire i nostri consulenti, porta costantemente) decine di associazioni a interrogarsi e a porsi la domanda: “ma vale davvero la pena continuare?”
“I nostri consulenti – ci racconta Damiana Casalino, consulente esperta nel Terzo Settore – sono abituati ad affrontare l’argomento Terzo Settore e a offrire consulenze alle associazioni ragionando caso per caso”. La motivazione che muove questo modus operandi è la certezze che non potendo esistere un’associazione uguale a un’altra non può neppure esistere una consulenza standard da svolgere.
“In tanti – specifica Walter Piras ceo di Assofacile e mente creativa che assieme alla Casalino ha portato alla nascita di Consulenti no Profit – pensano che una consulenza standard da vendere sempre uguale, alle associazioni, sia la panacea a tutti i mali del Terzo Settore. Nulla di più sbagliato però, perché non esistendo associazioni uguali, noi in qualità di consulenti esperti nel terzo settore, non possiamo in nessun modo dare delle soluzioni senza prima analizzare e studiare ogni singolo caso”.
Quello che affermano le due menti alla base di Consulenti No Profit, non vuole comunque essere una attacco al mondo dei commercialisti, semplicemente, questi si ritrovano a trattare argomenti e aspetti che difficilmente vengono affrontati nel corso degli anni di studio.
Gestire un’associazione è un’attività totalmente diversa rispetto alle esigenze richieste dalla gestione aziendale classica. Pensiamo solo alla ventata di novità portata dalle ultime leggi in materia di Terzo Settore e alle numerose agevolazioni previste per i soggetti che operano nel settore. Oggi, chi non rispetta le normative perde la possibilità di usufruire di tutti i vantaggi a cui avrebbe diritto, e inoltre corre il rischio d’incappare in pesanti sanzioni a seguito di eventuali controlli.
“Le sanzioni sono l’aspetto più triste di tutta la vicenda, – ci racconta la Dottoressa Casalino – le conseguenze infatti scattano anche in presenza di buona fede da parte delle associazioni. Per questo, per evitare che centinaia di associazioni italiane rischino senza motivo di subire sanzioni, è nato il progetto “Associazione senza pensieri”, dove il team di ConsulentiNoProfit si mette a completa disposizione dell’associazione che ne richiede i servizi e l’aiuta a scegliere consapevolmente le strade da percorrere e sopratutto a evitare le buche e gli ostacoli che, ogni giorno, un’associazione deve affrontare.
Il progetto “Associazione senza Pensieri”, che in queste ore decine di associazioni stanno già utilizzando, consente alle organizzazioni di essere seguite passo dopo passo, da un team qualificato di esperti che, quotidianamente, le aiuta a redigere uno statuto in regola con le nuove direttive (rispettando la scadenza del 31 ottobre), a tenere una corretta gestione amministrativa e contabile e sopratutto a utilizzare correttamente i nuovi schemi di rendicontazione.