“Solo spiccioli per l’associazionismo sportivo e sociale nell’ultimo decreto Sostegni: così 100mila associazioni e società sportive vanno al collasso. Chi garantirà sport e socialità ai nostri figli, quando gli impianti riapriranno? Le istituzioni ci ascoltino”. Così Bruno Molea, presidente di AiCS, commenta il decreto Sostegni, come appena licenziato dal Consiglio dei ministri.
Solo spiccioli per l’associazionismo sportivo e sociale nell’ultimo decreto Sostegni: così 100mila associazioni e società sportive vanno al collasso
“Gli aiuti sperati non arriveranno nemmeno con il decreto sostegni – commenta Molea -. Al netto del bonus per i collaboratori sportivi, e della sua valutazione finalmente a scaglioni, per le associazioni e le società sportive e per il mondo dell’associazionismo sociale puro, no profit, non c’è nulla se non spiccioli. Ancora una volta, si dimentica che nel “terzo tempo” della vita, quello libero, si costruisce la base sociale di una comunità: si educano i figli, si garantisce inclusione alle persone con disabilità, si combatte la solitudine dei nostri anziani, si ridà vita a zone dimenticate del nostro Paese. E si dimentica, ancora una volta, che tutto questo non genera solo benefici sociali ma anche economici. Ora basta, però: a un anno dall’inizio della pandemia, è più che mai necessario che le istituzioni traducano in fatti le promesse fatte. E’ necessario che si riconosca il ruolo dello sport di base e dell’associazionismo sociale nei territori e che si riconosca il suo peso economico: oggi, quasi 100mila associazioni e società sportive rischiano il collasso”
Quando domani i nostri figli potranno tornare a fare sport, chi garantirà loro l’attività fisica specializzata e controllata a prezzi contenuti? Chi gestirà gli impianti sportivi? Chi sosterrà le famiglie nell’educazione dei giovani e nella socialità degli anziani? Siamo a un punto di non ritorno: ascoltateci.
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