Cosa cambia per ONG ed Enti del Terzo Settore in materi di Nuovi schemi di bilancio? Tutte le novità introdotte dal DM 5 marzo 2020.
La riforma del Terzo Settore ha introdotto diverse novità in riguardanti l’amministrazione la gestione delle organizzazioni. La materia è di quelle che promettono di catalizzare l’attenzione di ONG ed Enti del terzo Settore, almeno, per i prossimi mesi.
Novità per ONG ed Enti del Terzo Settore: i nuovi schemi di bilancio!
Il Decreto Ministeriale del cinque marzo 2020 ha introdotto per ONG ed ETS la previsione di nuovi schemi di bilancio, una relazione di missione e la redazione di un bilancio sociale avente precise caratteristiche indicate da linee guida.
La novità più grossa è sicuramente l’introduzione dell’obbligatorietà di un definito schema di Bilancio. Un cambiamento che supera l’assenza di regole in cui fino ad oggi, le diverse ONG, hanno vissuto e operato.
Prima del DM 5 marzo 2020, pur in presenza di precise linee guida, ogni enti faceva redigere in completa autonomia il proprio bilancio sociale adattandolo alle singole necessità amministrative e gestionali.
Sei una ONG o un ENTE del TERZO SETTORE e vuoi scoprire come gestire alla perfezione e senza errori i nuovi (obbligatori) SCHEMI DI BILANCIO?
Cosa prevede il nuovo schema di bilancio per ONG e ETS?
Lo schema di bilancio proposta dalle ultime linee guida non fa altro che riproporre quanto da anni è stato delineato da istanze, ambiti professionali e rappresentanze. Il risultato è uno schema di bilancio a sezioni contrapposte articolato per aree gestionali e natura di costo al loro interno. Le diversa contrapposizione delle voci delle sezioni determina sinteticamente i risultati parziali tra ambiti: quello Istituzionale o di interesse generale, quello delle attività accessorie o connesse, e quello del reperimento di risorse, del loro impiego ed infine quella relativa alla gestione dell’ente stesso.
Novità per ONG!
Tutto parte dalla definizione e dal settore di operatività delle ONG. Le ONG operano su tutti gli ambiti del terzo settore con una prevalenza per il livello sovrannazionale.
Per poter operare le ONG sono costrette ad attingere a risorse pubbliche e private, nazionali e sovrannazionali, motivo per cui sono costrette ad affrontare quotidianamente questioni relative alla progettazione, al cofinanziamento, alla delocalizzazione, alle partnership, alle distinzioni e ai collegamenti tra oneri relativi all’ente ed oneri di progetto.
La necessità di dover recuperare finanziamenti per attività e progetti hanno spinto le ONG a strutturare degli impianti contabili ben precisi. Gli schemi di rendiconto per le ONG devono essere in grado di operare il controllo di gestione dei progetti, la loro rendicontazione per finanziatori o per partner, da integrare nel controllo finanziario ed epilogare nel Bilancio d’esercizio.
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