Il “caro bollette” mette a rischio anche i servizi primari dei Comuni della Sardegna. È quanto stanno denunciando da tempo i Sindaci soprattutto dei medi e piccoli Comuni, costretti a sottoporre a tagli notevoli e a ridimensionare non solo l’illuminazione pubblica nelle strade e nelle piazze ma anche l’erogazione di servizi fondamentali nelle scuole e nei servizi sociali.
Se ne ha fatto carico l’ASEL Sardegna, l’associazione dei Comuni Sardi, il cui Presidente Rodolfo Cancedda ha chiesto ufficialmente al Presidente della Regione Christian Solinas la convocazione urgente della Conferenza Permanente Regione Enti Locali per affrontare il tema degli aiuti finanziari a tutti i Comuni sardi per dare risposte ai bisogni dei cittadini in ordine ai problemi della sicurezza pubblica e di garanzia nell’erogazione dei servizi primari, specie alle categorie più fragili e bisognose di assistenza certa.
“Già nei primi mesi di quest’anno, quando il fenomeno si è manifestato – dice il Presidente dell’ASEL Cancedda – come associazione avevamo denunciato il problema, ma la soluzione adottata con la legge cosiddetta “Omnibus” si è manifesta non adeguata e non risolutiva. Con la prossima legge di bilancio o la “Omnibus bis” occorre dare una risposta certa e definitiva ai bisogni reali delle nostre Comunità – ribadisce Cancedda. Per queste ragioni abbiamo scelto la strada di chiedere la convocazione straordinaria e urgente della Conferenza, visti i ritardi nell’affrontare i problemi, non “a chiacchiere” ma con i “fatti”. Auspico una convocazione urgente – conclude il Presidente dell’ASEL Sardegna- anche tenuto conto delle scadenze elettorali, ma è necessario gettare almeno le prime base di un intervento finanziario concreto e risolutivo”.