Consulenti no Profit è un Team composto da commercialisti, consulenti del lavoro, giornalisti, esperti in marketing e social media marketing, tutti con diversi anni di esperienza alle spalle. La gestione e la consulenza per le associazione del Terzo Settore sono il nostro pane quotidiano e grazie ad una squadra eterogenea e diffusa a livello nazionale siamo in grado di offrire assistenza personalizzata a 360 gradi.
Claudio Cattedri è uno degli ultimi “acquisti” di Consulenti No Profit. Professionista esperto nell’analisi e nella consulenza commerciale e fiscale per gli enti del terzo settore, Cattedri è un dottore commercialista iscritto all’Ordine di Napoli con abilitazione all’insegnamento, nelle discipline di diritto ed economia.
Ciao Claudio, grazie per aver accettato di fare questa intervista. Quando nasce il tuo interesse per gli enti del terzo settore?
L’interesse per il terzo Settore nasce poco più di vent’anni fa. All’inizio degli anni 2000 con la costituzione e l’impegno in prima persona dei primi comitati di quartiere.
Quali sono le principali attività e consulenze che fornisci nei confronti degli enti del terzo settore?
Le mie competenze e le mie esperienze professionali mi portano ad erogare in particolare consulenze relative gli aspetti fiscali, contabili e amministrativi di un’associazione.
Quali invece i principali problemi che riscontri nello svolgimento delle consulenze agli enti del terzo settore e alle associazioni?
Le associazioni e gli Enti del Terzo Settore devono affrontare quotidianamente tutta una serie di problematiche. Sicuramente la scarsità di fondi a loro disposizione, spesso, non consente loro di potersi adeguare alle normative e ricevere al contempo delle consulenze professionali adeguate.
In tutti questi anni di attività ti sarai sicuramente imbattuto in centinaia di casi e di errori. Quali sono gli sbagli che le associazioni commettono più di frequente?
Il grande errore che viene compiuto è quasi sempre quello di sottovalutare la materia fiscale, contabile e amministrativa. Pensare che “tanto è solo un associazione” è il più grave errore che si possa compiere. Ma purtroppo ci si rende conto della gravità solo troppo tardi.
Hai una tipologia ben precisa di associazione con cui lavorare?
Il settore associativo è sicuramente vasto. Personalmente lavoro prevalentemente con Associazioni Culturali Generiche e con APS.
Quale futuro per gli enti del terzo settore?
La riforma e il cambiamento sociale che stiamo tutti vivendo comporterà la scomparsa per tutte quelle realtà improvvisate o gestite poco professionalmente. Il futuro non ammetterà errori da parte delle associazioni e chi non si adegua avrà enormi difficoltà a svolgere le proprie attività.
Un’ultima domanda. Se ti chiedessero di scegliere tra 3 consigli quali sarebbero i suggerimenti da dare ad un’associazione?
Il mio consiglio è rivolto a chi in queste ore si sta approcciando, magari per la prima volta, con l’amministrazione di un ente del terzo settore. Se dovete avviare un’attività associativa preoccupatevi di partire con il piede giusto affidandovi fin da primi passi alle cure di un consulente specializzato. Inoltre chi gestisce un’associazione o un ente del terzo settore dovrebbe impegnarsi a far emergere di più la forma piuttosto che la sostanza e di porre sempre la giusta attenzione a tutte le novità legislative cosi da mantenere la propria associazione sempre adeguata e aggiornata.