Nuovi schemi di bilancio e modelli di rendicontazione per gli Enti del Terzo Settore. Per la prima volta gli ETS avranno un unico modello di rendicontazione.
Per la prima volta nella storia, gli Enti del Terzo Settore avranno (finalmente) un unico e unificato modello di rendicontazione. Allo stesso modo degli altri soggetti attivi nel no profit, anche gli ETS secondo la Riforma del Terzo Settore che ha modificato schemi di bilancio e modelli di rendicontazione dovranno d’ora in poi redigere il proprio bilancio consuntivo utilizzando schemi uniformi a partire proprio dall’esercizio 2021.

I nuovi schemi di bilancio sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 aprile 2020, la stessa normativa che ha posto le basi per una maggiore uniformità delle modalità di rendicontazione delle risorse economiche e finanziare che a vario titolo pervengono agli enti di terzo settore.
I nuovi schemi di bilancio e modelli di rendicontazione, evidentemente derivati dagli schemi che l’Agenzia per il Terzo settore aveva emanato nel 2008, schemi che a loro volta trovavano fondamento normativo nel lavoro realizzato nel 2001 dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti. L’esigenza di intervenire “pesantemente” sulla materia è una necessità che è presente già da vent’anni, e le intenzione del legislatore hanno sanato questo vulnus andando a realizzare dei nuovi schemi di bilancio e modelli di rendicontazione in grado di fornire informazioni immediate sulla gestione degli ETS. Informazione che i precedenti schemi di bilancio previsti nel codice civile, difficilmente avrebbero potuto restituire.
Proprio la stipula della convenzione con il Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti Contabili, avvenuta nel giugno del 2018, ha permesso a Csvnet di lavorare insieme ai dottori commercialisti in termini di condivisione della conoscenza ed esperienza sui temi della rendicontazione economica. E la presenza di CSVnet all’interno del Consiglio Nazionale del Terzo Settore ha consentito di monitorare l’iter con il quale i contenuti del decreto hanno assunto la loro attuale fisionomia e fornire il necessario contributo in termini di esperienza maturata dai centri durante gli anni della loro attività a fianco degli enti del terzo settore.
Quali sono le grandi novità introdotte dai nuovi schemi di bilancio e modelli di rendicontazione?
La prima grandissima novità introdotta dalla riforma del terzo settore è la previsione di uno schema di “rendiconto per cassa” utilizzabile dagli enti con volumi di entrate inferiori a 220.000 euro in luogo dello Stato Patrimoniale e del Rendiconto Gestionale. L’obiettivo di tale decisione è quello di semplificare il carico amministrativo/contabile in capo agli enti di più piccole dimensioni, enti che potrebbero avere delle difficoltà nella gestione burocratica. La realizzazione dei nuovi schemi di rendicontazione comunque necessitano dell’adozione di una contabilità di “pura cassa”.
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